martedì 1 marzo 2011

La II guerra mondiale

II GUERRA MONDIALE

Nei primi mesi del 1943 mio zio Giordano Irsuti, fratello di mio nonno, era un ufficiale dell’aereonautica e fu mandato a comandare un raggruppamento di militari in Albania. Mentre era a Tirana, con il passare del tempo, essendo l’aeroporto fuori città, aveva fatto amicizia con diversi popolani albanesi. Al momento dell’armistizio, 8 settembre 1943, la prima preoccupazione di mio zio è stata quella di salvare la propria compagnia da eventuali rappresaglie da parte dei tedeschi. Approfittando delle amicizie strette in precedenza, riuscì ad ottenere abiti civili per tutti e a confondersi con la popolazione locale, che era in maggioranza dedita alla pesca. Gli ex militari, compreso mio zio, trasformati in contadini, andarono a lavorare nelle fattorie, ottenendo come ricompensa vitto e denaro.

Passato un po’ di tempo, essendo riusciti a mettere da parte un certa somma di denaro, hanno iniziato però a vagare, fin quando non si è presentata loro l’occasione di acquistare una grossa barca. Da quel momento i “contadini” divennero pescatori. Grazie a questo lavoro impararono a manovrare il barcone e dopo alcuni mesi decisero di tentare l’avventura e di mettersi in viaggio verso le coste italiane, sulle quali riuscirono a sbarcare dopo qualche giorno di navigazione. Purtroppo il luogo dello sbarco era occupato da truppe tedesche. Tutta la compagnia di militari fu arrestata e inviata in un campo di concentramento. Mio zio temeva di essere fucilato in quanto ufficiale responsabile, mentre gli altri avevano paura di essere deportati in Germania. Per loro fortuna le truppe tedesche, dopo pochi giorni, furono costrette al ritiro e tutta la compagnia fu finalmente liberata.

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