sabato 12 marzo 2011

Il mio passo significativo riguardo "Un anno sull'altipiano"

Trovai il babbo molto invecchiato. Lo avevo sempre creduto un uomo forte. Mi accorsi subito che non era più lo stesso. Egli era depresso e non nascondeva il suo scoraggiamento. Noi eravamo i soli figli e tutti e due in fanteria. Non si faceva più illusioni. Non sperava che noi potessimo rientrare sani e salvi dalla guerra. Aveva trascurato i suoi affari. Rividi la vecchia e grande casa di campagna, un tempo tanto piena di vita, quasi deserta.
La mamma mi parve più coraggiosa. Io le avevo mandato spesso delle lettere, impostate nelle città delle retrovie, che le facevano credere che io fossi al sicuro. Ma i soldati feriti del mio reggimento raccontavano di combattimenti che avevamo fatto assieme, distruggendo, così, in gran parte, i risultati dei miei espedienti. Non pertanto, sembrava piena di fiducia ed era lei che animava anche il babbo.

Nessun commento:

Posta un commento